Perché la Batteria dello Smartphone può esplodere?

Non è mai bello quando esplode la batteria di uno smartphone. Per fortuna è un evento piuttosto raro, ma quando succede la situazione diventa molto pericolosa, in quanto può arrecare seri danni alla salute del malcapitato.
Ultimamente, i casi di smartphone esplosi a causa della batteria sono nettamente aumentati. Quello più famoso è sicuramente quello riguardante il Samsung Galaxy Note 7, che poi infatti è stato ritirato dal mercato proprio per questo motivo.
Com’è fatta e come funziona una Batteria agli ioni di litio
Una batteria basa il proprio funzionamento sull’utilizzo di due componenti fondamentali: l’anodo e il catodo. Le batterie comuni agli ioni di litio sono degli accumulatori, proprio questa è la caratteristica che permette di ricaricarle migliaia di volte. Inoltre, questo tipo di batteria non soffre del cosiddetto “effetto memoria”, cioè non si ricordano della precedente ricarica, riducendo l’autonomia complessiva disponibile.
Quando la batteria subisce un processo di carica, gli ioni passano dal catodo all’anodo. Durante la fase di scarica invece, si verifica il procedimento inverso. Per facilitare lo spostamento degli ioni, essi vengono fatti transitare all’interno di un elettrolita. L’elettrolita è un composto organico volatile e infiammabile. Inoltre, i due elettrodi sono separati da una membrana che svolge una funzione protettiva, in modo da evitare il contatto tra di essi.
Perché la Batteria dello Smartphone può esplodere?
Nelle batterie odierne, l’anodo con il passare del tempo si degrada. Questo porta alla creazione dei dendriti, ovvero delle piccole ramificazioni che possono arrivare addirittura a perforare lo strato protettivo tra l’anodo e il catodo. Il conseguente avvicinamento tra catodo e anodo può portare a un surriscaldamento della batteria. Inoltre, il rischio di un eventuale cortocircuito aumenta esponenzialmente. tutto questo porta alla quasi sicura esplosione della batteria del vostro smartphone!
L’aumento incontrollato della temperatura prende il nome di thermal runaway. Si tratta di un’instabilità termica che produce un effetto a catena, il quale appunto termina molto spesso con l’esplosione della batteria. Negli smartphone moderni, il catodo è realizzato in ossido di cobalto, materiale che aiuta a prevenire il surriscaldamento, in quanto possiede una caratteristica che non permette di superare i 150 gradi di temperatura. Tuttavia però, il rischio di esplosione rimane comunque alto, considerando soprattutto il fatto che c’è molto meno spazio tra polo positivo e polo negativo rispetto alle batterie comuni.
Come se non bastasse, le cattive abitudini degli utenti aumentano di gran lunga il rischio di un’esplosione. I nemici principali delle batterie agli ioni di litio sono le alte temperature, l’utilizzo scorretto, la cattiva conservazione e l’abuso della ricarica rapida. Con cattiva conservazione si intende la lunga esposizione dello smartphone alle alte temperature.
L’abuso di ricarica rapida gioca un ruolo fondamentale in questa situazione. L’abuso di questa caratteristica dei moderni smartphone porta gli ioni di litio a fare molta più fatica a dissolversi nell’elettrolita, in quanto la batteria si scaricherà e si caricherà più volte nell’arco della giornata. In questo modo si favorisce sia la formazione dei dendriti che il rischio di cortocircuito.
C’è da aggiungere poi che l’utilizzo di batterie di terze parti può portare al danneggiamento dello smartphone e alla conseguente esplosione. Non solo le batterie di terze parti, ma anche l’utilizzo di caricabatteria non originali o non perfettamente compatibili con il proprio dispositivo possono portare alla serie di eventi descritta in precedenza. Infine, vi sconsigliamo altamente di tenere lo smartphone sotto la luce diretta del sole per molte ore e anche sotto il cuscino o le coperte, soprattutto per motivi di sicurezza e di salute.
Potrebbero anche interessarti: