Estensioni malevole su Chrome, eliminate in 70

Google Chrome è sicuramente uno dei browser più utilizzati dagli utenti di tutto il mondo. Proprio per questo, molto spesso, i cyber criminali, progettano delle estensioni malevole su Chrome, in modo da infettare i PC degli utenti. Recentemente, Awake Security ( azienda che si occupa di sicurezza informatica ), ha comunicato a Google che, 70 delle estensioni presenti nel Google Store contenevano uno spyware in grado di carpire tutti i dati degli utenti. Cerchiamo di capirne di più.

Estensioni malevole su Chrome, quali erano?

Iniziamo con il dire che, purtroppo, ancora una volta, Google non ha vigilato come avrebbe dovuto. E’ inammissibile che così tante estensioni fossero infette da uno spyware, senza che l’ azienda se ne fosse mai accorta. Vediamo cosa hanno rischiato gli utenti. Queste 70 estensioni, come ho già detto, erano infette da uno spyware. Questo spyware era progettato per diffondersi solo all’ interno di PC degli utenti privati perchè in una rete aziendale sarebbero stati scoperti più facilmente.

I dati raccolti da queste 70 estensioni, convogliavano tutti all’ interno dei server dell’ azienda israeliana Galcomm che, interpellata sull’ accaduto ha sempre rigettato le accuse, dichiarandosi estranea ai fatti. Google non ha commentato ancora la vicenda.

Come funzionava lo spionaggio?

Queste estensioni, servivano tutte ufficialmente per convertire i file da un formato all’ altro, oppure servivano per avvisare l’ utente che stava navigando su siti pericolosi. In verità, facevano una scansione della cronologia di navigazione, comunicandole a dei server remoti. I cyber criminali, quando hanno inviato le estensioni a Google per la revisione, hanno fornito dei nomi falsi e Google non ha controllato.

Tutte le estensioni inviavano i dati di navigazione a 15.000 domini tutti collegati tra di loro e di proprietà dell’ azienda israeliano Galcomm ( un motore di ricerca ).

Google si è difesa dichiarando che effettuano una scansione continua alla ricerca di estensioni dannose. Queste dichiarazioni non sono nuove, le abbiamo già sentite un anno fa, ma ancora oggi, sono più di 500 le estensioni pericolose presenti all’ interno del Google Store.

Emilio Brocanelli

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