Fare un upgrade per il PC da Ufficio

Prima o poi, anche il PC che utilizziamo per lavorare, che si trovi a a casa o in ufficio, avrà bisogno di essere aggiornato.

Qualche esempio? Office che impiega troppo ad avviarsi, l’accensione che richiede il tempo di una pausa caffè,  e lo spazio su disco sempre più risicato…

Se vi ritrovate in ciò che avete appena letto: è sicuramente arrivato il tempo di aggiornare il computer.

No: non intendo acquistarne uno nuovo, ma aggiornare l’attuale PC. Spesso rappresenta la scelta migliore, non solo dal punto di vista economico, ma anche sotto il profilo ecologico.

Aggiornare il PC da ufficio è davvero la decisione economica migliore?

In molti casi ha molto senso aggiornare il PC piuttosto che sostituirlo. Ad esempio se il computer impiega più tempo ad eseguire le classiche operazioni quotidiane: un aumento della RAM potrebbe essere la soluzione, risparmiando centinaia di euro rispetto l’acquisto ex-novo dell’intera macchina.

Aggiungere un hard disk più veloce e capiente, oltre a migliorare le performance del PC a tutto tondo, permette di :

  • salvare più copie dei file
  • avere un backup per ogni esigenza
  • utilizzare software più pesanti o che richiedono più spazio.

L’acquisto di un normale hard disk meccanico ad oggi è fortemente consigliato solo se avete bisogno di spazio superiore al Terabyte, altrimenti un buon SSD (Solid State Disk) è migliore sotto tutti gli aspetti :

  • velocità
  • facilità di installazione
  • affidabilità
  • consumi.

Non che un hard disk consumi tanto, ma la differenza c’è.

In linea di massima, se aggiornare l’hardware del computer comporta una spesa significativa, di circa la metà del prezzo di un PC nuovo, la palla passa a quest’ultima possibilità e bisognerebbe optare per l’acquisto di una nuova macchina. Ancora meglio se invece di acquistare un PC già assemblato, acquistassimo le componenti per poi montarle, risparmiando ulteriormente alcune decine di euro (ovviamente vale per esperti e smanettoni).

Come userete il PC in futuro?

Se decidete di aggiornare il computer, conviene acquistare componenti che siano future-proof, ovvero hardware in grado di mantenere una buona resa prestazionale negli anni. E’ sempre bene considerare che col passare del tempo i software tendono a richiedere sempre più risorse (intese come RAM, CPU e archiviazione).

L’utilizzo da classico computer da ufficio, con software come Microsoft Office, gestire piccoli database, posta elettronica e navigazione web, non richiedono particolare dispendio di risorse. Quindi potrebbe bastare l’hardware con il miglior rapporto qualità prezzo che rientri nel budget prefissato.

Diversamente, nel caso in cui il vostro lavoro richieda l’uso di software specifici, gestione di database più importanti e magari attività critiche,  possibili rallentamenti potrebbero costare caro.

Inoltre è utile approfondire il discorso su quale hardware comprare, tenendo in forte considerazione la possibilità di un ulteriore futuro ciclo di aggiornamento.

Le componenti del PC da aggiornare, e perché

Parlando di computer ad uso ufficio, i componenti che più ci interessano per continuare ad usare il PC senza rallentamenti sono tre:

  • processore (CPU)
  • memoria (RAM)
  • archiviazione (hard disk o ssd).

Qualora il PC iniziasse a perdere colpi dal punto di vista computazionale, impiegando un po’ troppo tempo nell’eseguire i comandi e nell’elaborare i file, probabilmente stiamo utilizzando un processore che ormai non riesce più a stare dietro le attività quotidiane.

In questo caso, le vie davanti a noi sono due.

Se la scheda madre supporta un socket (alloggiamento della CPU) che viene ancora utilizzato, come l’AMD AM4 o l’Intel 1200, possiamo cambiare processore senza dover cambiare anche la motherboard.

In caso contrario invece, ci toccherà cambiare anch’essa, con una spesa conseguentemente maggiore.

In questo momento, AMD propone ottime CPU ad ogni fascia di prezzo, consentendoci di risparmiare qualcosa a parità di prestazioni. Intel non è da accantonare nel caso in cui la scheda madre che abbiamo supporti il socket LGA 1200, perché compatibile solo con CPU Intel.

CPU di riferimento

AMD: nonostante sia finalmente diventato disponibile il 5600X anche sul mercato italiano, il 3600 rimane la CPU con il miglior rapporto qualità prezzo del brand AMD. Con poco più di 200€ portiamo a casa 6 core e 12 thread alla velocità di 4,2GHz, con dissipatore compreso nella confezione. 

Intel: in questa fascia di prezzo, il Ryzen 3600 è difficile da battere, ma comunque l’i5 10500 di Intel riesce ad essere un buon compromesso, ad un prezzo praticamente identico al 3600. 

Acquistare una nuova scheda madre significa aggiungere dagli 80 ai 120€ di spesa, considerando hardware di buon livello e che ci consenta di stare tranquilli ancora per diversi anni

Schede madre di riferimento

Per socket AM4 (AMD): considerando l’utilizzo office, la ASUS Prime A320M-K è una scheda madre discreta che riesce a soddisfare tutte le aspettative, acquistabile in sconto a circa 60€. 

 

Per socket LGA 1200: una scheda madre non modernissima ma solita, con ottimi driver e capace di resistere nel tempo, la Gigabyte GA-H410M è più che sufficiente per dare vita ad un computer da ufficio basato sulla piattaforma intel LGA 1200. 

La RAM invece è un problema minore.

Se tramite il Task Manager notiamo che il PC spesso arriva ad utilizzare oltre l’80% della RAM, sicuramente aumentarla è un’ottimo investimento, capace di farci ridurre i tempi di caricamento ed esecuzione dei programmi e quindi letteralmente facendoci risparmiare tempo prezioso per lavorare.

Se vogliamo aumentare il quantitativo di RAM, dobbiamo necessariamente acquistare dei banchetti identici a quelli che abbiamo. Diversamente, se la RAM attuale non ci soddisfa, perché poco capiente o lenta, cambiamo anche i banchetti già presenti sulla scheda madre.

L’uso da ufficio di un computer ci consentirebbe di optare per soli 8GB di RAM, ma con i prezzi attuali e la grande volatilità del mercato delle memorie, la scelta più saggia è puntare direttamente a 16GB.

RAM di riferimento

Le Corsair Vengeance LPX appartengono alla fascia intermedia, in grado di viaggiare alla velocità di 3200MHz e stare dietro sia al 3600 di AMD che all’i5 di Intel.

16GB sono il taglio consigliato (2 banchi da 8GB). Se dobbiamo utilizzare software pesanti o più software contemporaneamente, puntare a 32GB non è un’esagerazione. 

 


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